L’attività sportiva all’avviamento agonistico della disciplina del biathlon si distingue principalmente in due parti fondamentali:
La prima a livello giovanile con l’ausilio delle carabine ad aria compressa, i ragazzi si cimentano ad interagire per due volte con un bersaglio posto a 10 metri di distanza. Il ragazzo dopo aver assunto la posizione a terra, nella prima serie, tirerà cinque colpi a cinque bersagli metallici, del diametro di 15 mm. Nella seconda fase dopo aver fatto un ulteriore giro di pista ingaggerà in posizione eretta altri cinque bersagli del diametro di 35 mm. I bersagli colpiti si chiuderanno mediante una patella che sale e lo va a coprire. Ogni bersaglio mancato è sinonimo di pegno che verrà scontato in giri di penalità oppure in tempo aggiuntivo alla prova di gara.
La preparazione che viene improntata in questa prima fase di accrescimento è basata principalmente sulla preparazione fisica di base con lavori di tipo aerobico, di destrezza, agilità e tecnico specifica nelle posizioni del tiro, con cenni relativi alla preparazione psicofisica che costituirà la fase prodromica alla concentrazione, alle fasi dello scatto, alle reazioni del tiro che ne conseguono e le essenziali norme comportamentali e di sicurezza da assumere nei poligoni.
La seconda fase i ragazzi che passando di categoria e dall’utilizzo delle carabine ad aria compressa a quelle in piccolo calibro (22LR), passando quindi dai 10 metri ai 50 metri di distanza, dopo aver appreso le primarie fasi descritte nell’avviamento alla disciplina, vengono integrati con lavori di tipo specifico e combinato (corsa/tiro skirol/tiro – sci/tiro), in base alle categorie e tipologia di gara da affrontare. In questa fase vengono affinate le varie tecniche e le norme di sicurezza obbligatorie. Viene data prevalenza alla tecnica sui materiali da scorrimento che viene curata in ogni dettaglio e analizzata nei dettagli anche la tecnica del tiro di precisione. In questa fase che possiamo considerare a tutti gli effetti “avviamento all’agonismo puro”, in ogni sessione di allenamento verrà simulata sempre più’ la condizione di carico e di stress che si potranno incontrare durante una vera competizione. In questa fase inoltre, il tecnico unitamente al ragazzo, al termine della sessione di allenamento cercherà di ricostruirne il risultato e analizzare gli errori cercando di spiegarne le eventuali cause di una scarsa prestazione con gli appositi ausili in uso, quali video e spiegazione di posizioni errate e lavagnetta metallica con magneti per segnare il risultati dei colpi a bersaglio.